Parola ai docenti: la UET Roma vista dalla cattedra
- Aprile 21, 2011
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Parola ai docenti
di Maria Carmela Paiano
docente di Geografia Turistica – UET Roma
Si dice che il lavoro di docente non sia una semplice professione. Ma una vera vocazione.
Ho sempre trovato che questa affermazione sia un’esagerazione. Alla fine non è un lavoro più sentito dell’infermiere. E potremmo considerare una vocazione anche il lavoro dell’estetista (un sopracciglio cespuglioso è a volte una missione umanitaria!).
Maria Carmela Paiano: lavoro per passione e divertimento
Non è una missione la mia. È un lavoro. Che adoro e che mi appassiona, e che tanto mi diverte.
A lezione rido e scherzo. Perché in quel momento sono contenta di quello che faccio, qualcosa che mi piace fare.
Non sempre però gli ambienti lavorativi lo consentono. Magari vogliono docenti che sono così incellofanati da sembrare Laura Palmer in Twin Peaks. Credetemi a me il cellofan non dona!
Alla UET come in famiglia
La UET non è così. Le responsabili sono riuscite a creare un ambiente familiare e sereno. Dove io mi trovo bene, dove riesco ad essere me stessa.
Posso confrontarmi e scherzare con loro e fare il mio lavoro con passione ed impegno. Posso confrontarmi e scherzare con i miei allievi ed insegnare con gioia e diligenza.
Questo è l’ambiente della UET Roma. Un posto deve sentirsi stimolato, ma anche protetto. E dove anche il carico più pesante diventa più leggero, perchè condiviso. E perché qualsiasi problema si affronta con una risata e… lievemente.
Cominciare la giornata con un sorriso
Sembro una pubblicità progresso. E invece faccio una semplice cronaca di una giornata di lavoro. Arrivo a scuola e sono accolta dal sorriso luminoso di Alessia, da una battuta di Anita, dalla voce squillante di Sandra e dalla gentilezza di Alessandra.
Come tornare a casa, il lavoro è più facile.
L’atmosfera serena contagia anche gli allievi. Che anche se stanchi e confusi dall’arrivo della primavera, coraggiosamente mi ascoltano fino alla fine. E la mia è l’ultima ora della giornata!
Ma loro imperterriti sono lì ad ascoltarmi. A volte più distratti a volte meno, ma in genere interessati e partecipi. Persino quando saltello in aula a causa di un crampo. Anzi, forse in questo caso, più interessati ancora.
Questo è il lavoro che adoro e mi appassiona. E questo è l’ambiente lavorativo che mi dà la possibilità di farlo al meglio. Appunto… lievemente.
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