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La Cina, un meraviglioso paese che porterò sempre nel cuore
- Marzo 6, 2014
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Racconti di viaggio
di Iride Ciaccia
Cinque anni passati a Shanghai, un meraviglioso paese
Ho sempre avuto la passione per l’Oriente. Per questo motivo mi sono laureata in Lingue Orientali e, per lavoro, mi sono trasferita in Cina. Ho vissuto cinque anni a Shanghai e, anche grazie alla collaborazione con la UET, insegnando italiano nella nostra sede cinese, ho potuto conoscere da vicino le tematiche e i problemi dei giovani cinesi. Il mio è stato un vero e proprio amore a prima vista. In questi anni sono riuscita a creare, grazie alla scrittura, un ponte emozionale con la cultura del luogo.
Per motivi personali e non, lascio questo meraviglioso paese per tornare in Italia.
Di questo meraviglioso paese, mi mancheranno…
i tassisti cordiali
Mi mancheranno i tassisti cordiali, le vecchiette campagnole che hanno paura di camminare sul pavimento trasparente della torre della tv di Shanghai. Le famiglie con pigiama coordinato che fanno la spesa al Carrefour. I tassisti abusivi che ti abbracciano perchè sei riuscita a trovare una strada a loro sconosciuta. Le macchine che lavano la strada con la loro dolce musichetta, i moto-taxi che ti salvano sempre dall’arrivare in ritardo, soprattutto quando fa un freddo cane, hai fame e tutti i tassisti si rifiutano di portarti a casa. I moto-tassisti, sempre allegri e cordiali, che urlano per tutto il tragitto e quando giungi a destinazione, se non hai abbastanza soldi, ti sorridono, dicendoti: non fa niente!
le notti glaciali senza acqua calda
Mi mancheranno le notti glaciali, in cui scopri felicemente di non avere acqua calda, perchè stanno aggiustando le tubature del gas e l’hanno tolto a tutto il palazzo, senza preavviso? No, in realtà accanto all’ascensore, c’era un foglietto minuscolo in cinese che comunicava il suddetto stacco improvviso. Mi mancheranno i rumori assordanti, sopportati con pazienza e tenacia dall’intera popolazione, per un bene comunitario e uno sviluppo di cui solo pochi godranno.
i lychees, le more cinesi, il frutto del drago…
Mi mancherà l’acqua calda, curatrice di ogni malattia. Il sapore dei lychees la mattina, delle more cinesi in estate, del Duran, del frutto del drago, bianco e rosso, a seconda delle preferenze. I succosi ravioli arrostiti per strada, quelli al vapore fumanti e caldi in pile di legno. I fantomatici spiedini di carne imprecisata, quelli con gustosissime e oleose verdure. I mitici Xingjianesi, un popolo simpatico e allegro, appassionante e appassionato, memore di terre lontane e maestose, rubate dall’immigrazione forzata e dalla corsa verso il futuro.
Il cibo del Xinjiang, così affine al nostro mediterraneo, le musiche, le feste e le danze, tipiche di un popolo a metà fra la Cina e l’Arabia.
le guardie dei compound, la cortesia e l’attenzione verso il cliente
Mi mancheranno le guardie dei compound o dei piccoli cortili cinesi in via di estinzione, che salutano sempre, affabili e allegre, a volte troppo protettive, ma sempre pronte ad aiutare in caso di bisogno. Le signorine urlanti e tira-uomini, così ben vestite da farti sentire sciatta e non abbastanza accattivante per l’uomo che porti accanto. Mi mancherà la cortesia e l’attenzione verso il cliente, così tipica di qui e a volte ansiogena. La metro zeppa di gente, da mancarti il respiro nelle ore di punta.
Mi mancheranno i milioni di vetri riflettenti simil-specchi, che ti fanno sentire una modella persino se sei uscita con le pantofole. Le donnine che fanno pipì con la porta aperta, con candore fanciullesco, che quando spingi per vedere se è libero ti ritrovi una seduta con la faccia sorpresa. I formicai cinesi, che costruiscono talmente in fretta che ti sembra di guardare un documentario in 3D ad alta velocità.
i cinesi curiosoni e le balie con cui chiacchierare
Mi mancherà chi ti consegna i vestiti puliti, lavati, stirati e rattoppati se necessario, a casa quando vuoi tu; e quando lo incontri per strada ti consiglia quale autobus prendere per tornare a casa. Mi mancheranno i cinesi, che ridono quando sono in imbarazzo, curiosoni, ti toccano quando gli piaci o non hanno mai visto una ragazza col naso aquilino. Mi mancherà il sole offuscato dall’inquinamento, che quando c’è è una gioia per tutti, stranieri e non. Mi mancheranno le donne delle pulizie e le balie (le cosidette Ayi=zia) con cui chiacchierare del tempo e del nostro Paese. Per loro è una landa sconosciuta vicino l’Africa o probabilmente sotto la Thailandia. Donne forti e sempre pronte ad aiutare con un amore quasi materno e, a volte, persino invadenti.
la felicità di un popolo che riesce sempre a sorridere
Mi mancherà l’approssimazione con cui i cinesi affrontano qualsiasi problema, cercando di trovare la soluzione sempre unendo le forze, dicendoti sempre: S, faremo tutto quello che richiedi anche se si tratta di prendere la luna. Mi mancheranno le case dove non prende mai il cellulare ed è così facile isolarsi dal mondo.
Mi mancherà la felicità di un popolo che spesso vive in condizioni pietose ma riesce sempre a sorridere per una scodella di riso in più. La Cina è un meraviglioso paese!
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