News & Events
Catania in 10 foto
- Luglio 6, 2020
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Racconti di viaggio
di Sara Marina Risina
Catania in 10 foto
Ciò che c’è di più bello in città attraverso 10 fotografie!
Catania: dal greco “Katane” che significa grattugia, forse per il suo territorio tipicamente lavico o forse per la conformazione a conca delle colline che la circondano o forse perché “appoggiata all’Etna”. Recentemente soprannominata anche la “Milano del Sud” è un concentrato d’arte, cultura, storia e gastronomia. Come una Fenice, sorta e risorta dalle sue ceneri per ben sette volte, racchiude nelle sue strade il fascino di una storia millenaria sopravvissuta a guerre, terremoti ed eruzioni.
Raccontarla in sole 10 foto non sarà semplice, ma sicuramente INVITANTE!
1) La Via Etnea e Piazza Duomo
Fulcro del centro storico catanese, così denominata perché si dirige da Piazza Duomo verso l’Etna. Costeggiata da tante chiese e palazzi costruiti in tipico barocco siciliano, termina in Piazza Duomo nonché principale piazza della città al cui centro è collocata la “Fontana dell’Elefante” ovvero “u liotru” per i cittadini catanesi è il simbolo della città. Le soste obbligatorie di una passeggiata in Via Etnea sono: il Giardino Bellini, il Palazzo delle Poste, Piazza Stesicoro e Catania sotterranea, il Palazzo San Demetrio ai Quattro Canti, Piazza Università, il Palazzo dell’Università e il Palazzo San Giuliano, la Basilica della Collegiata, la Chiesa dei Minoriti, la Chiesa di San Biagio, Piazza Duomo, la Badia di Sant’Agata, Il Palazzo degli Elefanti, il Museo Diocesano, la Fontana dell’Amenano, il Palazzo dei Chierici e la Porta Uzeda. La via Etnea e le zone limitrofe ogni febbraio si colorano di bianco per i festeggiamenti della Santa Patrona Sant’Agata, una fra le più belle del mondo, seguita con profonda devozione dai cittadini catanesi e da molti turisti.
Curiosità: se stai passeggiando in Piazza Duomo, a circa 4/5 metri sotto di te, puoi scoprire le Terme Achilliane, strutture termali sotterranee datate IV-V secolo, cui si può accedere direttamente dal Museo Diocesano, accanto all’ingresso principale del Duomo.
2) La pescheria o pìscaria
L’antico mercato del pesce della città, conosciuto per il suo folklore e il vocio incessante, “a vuciata”, dei venditori. Si snoda tra gli archi della Marina e i tunnel scavati sotto il Palazzo dei Chierici e tra quello che un tempo era il vecchio porto commerciale e dei pescatori, ad oggi trasformato in verde pubblico.
Curiosità: recentemente la storica Via Gisira, cuore della pescheria, è stata abbellita da una miriade di ombrelli colorati sul cielo, da ammirare in compagnia di un delizioso piatto di pesce fresco, servito dai tantissimi locali caratteristici.
3) Il Castello Ursino
Voluto e pensato da Federico II di Svevia come simbolo dell’autorità e del potere Imperiale Svevo, venne costruito intorno al 1239. Fu il teatro di importanti eventi storici, poi dimora reale e successivamente prigione. Perse del tutto il suo ruolo militare quando la tremenda eruzione del 1669 ne colmò il fossato e allontanò per alcune centinaia di metri la linea costiera.
Curiosità: oggi è sede del Museo Civico e guardando attentamente tra le sue mura si riescono ancora a intravedere le incisioni e i disegni dei detenuti in epoca spagnola.
4) Palazzo Biscari
Il più grande e importante palazzo privato della città di Catania. Realizzato per volere della famiglia Paternò Castello dei principi di Biscari, famiglia principesca siciliana tra le più importanti e antiche dell’aristocrazia italiana. Ancora oggi è in parte abitato dai discendenti della famiglia Biscari e i suoi saloni principali vengono utilizzati per manifestazioni di carattere mondano e culturale.
Curiosità: nel 2008 fu il palcoscenico del videoclip del brano Violet Hill dei Coldplay.
5) Il Teatro Massimo Vincenzo Bellini
Inaugurato il 31 maggio del 1890 con la messa in scena de “La Norma” di Vincenzo Bellini, è situato nell’omonima Piazza. La missione del suo architetto Carlo Sada fu quella di ottenere la migliore riproduzione del suono possibile. Di fatto è considerato il teatro con l’acustica migliore al mondo e ha ospitato artisti come la Callas, Pavarotti, Riccardo Muti e la Caballè.
Curiosità: il teatro fu costruito su una colata lavica preistorica e sotto di esso scorre il fiume sotterraneo Amenano (sepolto insieme alla città con il terremoto del 1693), caratteristiche che contribuiscono a rendere la sua acustica perfetta.
6) Il Teatro Romano e l’Odeon
Si presume che la sua costruzione risalga al II sec. D.c. su una preesistente struttura tipicamente greca. Per un diametro di circa 80 metri sono ancora visibili l’orchestra, la cavea e alcune parti della scena. A causa delle numerose eruzioni laviche e dei terremoti che hanno colpito la città, la zona dell’orchestra è completamente bagnata dal fiume Amenano che ne impedisce completamente l’uso. Al contrario l’Odeon situato a pochi passi dal teatro viene utilizzato ancora oggi per le rappresentazioni estive.
Curiosità: le acque dell’Amenano in epoca romana venivano utilizzate durante gli spettacoli per ricreare giochi d’acqua e per muovere gli ingranaggi meccanici delle scenografie.
7) Il Monastero dei Benedettini
Protagonista di molteplici trasformazioni è oggi ufficialmente Patrimonio Mondiale dell’Unesco, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. Distrutto e ricostruito numerose volte a causa delle due catastrofi che interessarono l’isola tra il 1669 e il 1693, a partire dal 1702 fu ingrandito, decorato e rimaneggiato fino a diventare il secondo convento di ordine benedettino più grande d’Europa, dopo quello di Manfra in Portogallo.
Curiosità: la magia e la suggestività del posto, non perdono l’occasione di ricreare leggende. Tra le più antiche vi è quella in cui si narra dell’esistenza di una galleria sotterranea che collegava il monastero a quello di San Benedetto in Via dei Crociferi.
8) Il lungomare
Catania però è anche mare! E il suo lungomare è un vero e proprio punto di riferimento per i catanesi, puro relax e svago garantiti da una pista ciclabile, un grande marciapiede con spazi adibiti per pratiche sportive, ristoranti, pizzerie, chioschi, paninerie, lidi, pub, strutture ricettive e un Lunapark. Le tappe imperdibili di una passeggiata al lungomare di Catania sono: il museo dello sbarco in Sicilia (all’interno del centro fieristico delle Ciminiere); il monumento dei caduti del mare; il Borghetto Europa; la Spiaggia di San Giovanni Li Cuti; il porticciolo di Ognina e il Santuario di Santa Maria di Ognina, in cui ogni anno nel mese di settembre si celebra la festa della Madonna di Ognina o “Bammina” (bambina), conosciuta per la suggestiva processione di barche pavesate e illuminate, che accompagnano la Madonna dal golfo di Ognina lungo la costa.
Curiosità: un’iniziativa amata dai cittadini è il Lungomare Liberato. Per un’intera giornata domenicale il lungomare si trasforma interamente in un’area pedonale.
9) L’Etna e il giro con la littorina
Un modo del tutto originale di visitare il meraviglioso paesaggio dell’Etna è attraverso il giro con la storica Ferrovia Circumetnea, il percorso della ferrovia va dalla stazione di Catania Borgo fino a Riposto, per una durata di circa tre ore. Si tratta principalmente di un treno per pendolari, quindi non turistico, che regala però scorci meravigliosi del “paesaggio lunare” che caratterizza la zona.
Curiosità: saltuariamente vengono organizzati tour tipicamente turistici con “littorine d’epoca”.
«Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna e l’Etna non si può paragonare a nulla».
(Dominique Vivand Denon, “Voyage en Sicilie”, 1788)
10) Lo Street Food
La cucina Siciliana è ricca di tradizioni culinarie, tantissimi sono i piatti tipici, per lo più a base di pesce. Ma per la città di Catania il vero culto è indiscutibilmente lo STREET FOOD! Tra le viuzze e le piazze del centro storico, a qualsiasi ora del giorno e della notte, street food a base di carne, bibite, dolci e tavola calda. Polpette di carne di cavallo, cipollata, piatti misti di carne, frittura di pesce, olive e formaggi, “sangeli” (sanguinaccio), pizzette, cipolline, bolognesi, cartocciate, ARANCINI, cannoli, granita e brioches con il “tuppo”, paste di mandorla, olivette di Sant’Agata, torrone, frutta martorana, calia e simenza (ceci e semi di zucca). E per terminare seltz limone e sale, mandarinetto, tamarindo e un dolcissimo frappè da gustare negli antichi chioschi catanesi. Insomma BUON APPETTITO!
Curiosità: il chiosco a Catania è sacro! E non è difficile da trovare, se ne trovano un’infinità per tutta la città, rigorosamente a pianta quadrangolare o ottagonale in stile liberty.
Lascia un commento Annulla risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.