di Michela Bressi
Diario di viaggio di Michela Bressi – 1° post
La scelta del percorso
Ciao, come state? Vi parlo un po’ di me…
Sono Michela Bressi, ho 21 anni e vivo ad Artena (per chi non lo conoscesse, è un piccolo paesino fuori Roma con il più grande centro storico non carrabile d’Europa). Mi sono diplomata all’Istituto Alberghiero Professionale di Velletri e dopo aver concluso il mio percorso scolastico, la fatidica domanda che ci poniamo tutti è arrivata anche per me.
“Ed ora, cosa farò?”
I miei genitori sono sempre stati abbastanza presenti nelle mie scelte, ma io ho sempre preferito scegliere da sola, facendo i miei sbagli. Ma in fondo è questo quello di cui abbiamo bisogno, sbagliare da soli per crescere. Avrei voluto proseguire gli studi, sempre nell’ambito turistico, avvicinandomi pian piano al mio obiettivo futuro. Ero interessata a un’università che però mi avrebbe costretto a trasferirmi a Milano.
Non trovavo un’università adatta alle mie esigenze, che mi permettesse di avere un percorso completo sia a livello pratico che tecnico. Un giorno mia madre mi ha parlato di una scuola alternativa all’università che dal sito prometteva bene. Questa scuola era proprio la UET.
L’Open Day alla UET
Insieme a mia madre e una mia amica ho deciso di andare all’Open Day della UET, sito a due passi dal meraviglioso Castel Sant’Angelo. Il primo impatto è stato molto buono ed è sembrata da subito una valida scelta. Le professoresse si sono dimostrate molto professionali nell’esporre tutte le attività interessanti che si svolgono nel percorso formativo e disponibili nell’ascoltarci per eventuali chiarimenti. Purtroppo però, ho dovuto rinunciare all’iscrizione in quello stesso anno per terzi motivi, abbandonando l’idea di poter frequentare questa scuola che dopo varie ricerche mi aveva dato quel motivo in più per tenerla in considerazione, ma sperando sempre in un nuovo incontro.
L’anno sabbatico
Avendo dovuto rinunciare, mi sono rassegnata all’idea di affrontare un anno sabbatico. Però non è da me stare ferma e non tenermi impegnata, essendo una persona molto attiva, ma sicuramente mi è servito per recuperare il tempo che non mi sono concessa prima. Ci sono stati momenti dove ho pensato di non essere all’altezza delle mie aspettative, se quello che ho sempre pensato di fare era sbagliato oppure era la scelta più giusta. Una delle idee era andare da mio fratello a Londra per qualche mese e trovarmi un lavoro per poter praticare la lingua Inglese. Alla fine però le mie visite erano solo motivo di villeggiatura della durata di qualche giorno. L’idea non è stata realizzata perché il “non fare nulla”, mi aveva portato ad essere più confusa che mai e a perdere di vista le decisioni importanti. Ho frequentato un corso di lingua Tedesca nel frattempo, ma con poco successo.
Prendere o lasciare
Esattamente dopo un anno, mentre “vagabondavo” su internet, mi appare l’annuncio della UET davanti agli occhi. In quel momento si riaccese in me uno spiraglio di luce, ho pensato che avevo bisogno di affrontare questo percorso e non ci pensai due volte. Decido così, in una calda giornata di agosto, di ritornare di nuovo alla sede per parlare direttamente con la direttrice, da subito molto disponibile. Fu così che feci il test per il corso biennale chiamato TPST (Tecnico Polivalente Superiore del Turismo) che mi è stato consigliato per avere una formazione e una conoscenza decisamente più completa. L’esito dell’esame si rivelò positivo, finalmente ero dentro.
Dovevo solo aspettare quel 15 Ottobre del 2018 per iniziare il mio nuovo misterioso percorso e conoscere le persone con cui lo avrei condiviso.
Perché il turismo?
Il turismo è il settore che accomuna tutti. Ti permette di fare nuove conoscenze e ti spinge ad andare oltre i tuoi limiti, oltre i pregiudizi di chi non vuole vedere e aprire la propria mente. Turismo è pensiero verso il prossimo, la possibilità di viaggiare e mescolarti, conoscere nuove realtà e condividere le tue, imparare nuove lingue e culture, per rimanerne affascinati e attratti da ognuna di esse.
“La vita non è trovare se stessi. La vita è creare se stessi”. Questa citazione di George Bernard Shaw dovrebbe essere un esempio per tutte quelle persone che si sentono oppresse da questa società che si impone, che non ti da scelte. Createvi, reinventatevi ogni giorno, fate ciò che vi fa stare bene. Ce lo meritiamo tutti di avere il nostro tempo e di fare scelte che a volte possono essere dure, ma anche gratificanti.