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Luca Mazzeo inaugura la sua mostra “Istantanee dal mondo”
- Gennaio 23, 2014
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Contaminazioni romane Eventi Roma
Il 25 gennaio 2014 si inaugura alla UET Roma la mostra fotografica “Istantanee dal mondo” di Luca Mazzeo.
Luca Mazzeo, fotografo e viaggiatore
Luca Mazzeo si dedica alla fotografia da alcuni anni, complice la sua vocazione di viaggiatore. Le due attività sono inscindibili e complementari per il fotografo romano che in questa mostra ospitata dall’UET Roma dal 25 gennaio propone una selezione di scatti dal ricco album dei suoi viaggi. Stati Uniti, Scozia, Francia, Portogallo sono gli scenari geografici e antropologici da cui Mazzeo trae le sue istantanee.
L’apparente casualità delle inquadrature nasconde uno sguardo intelligente che sa cogliere dei luoghi la natura più autentica e riconoscibile. La Torre Eiffel nella bruma parigina, lo sferragliante tram di Lisbona, “Ground Zero” e i grattacieli di New York. E ancora, l’infilata di bottiglie di whisky in un market scozzese, il pittoresco Loch Ness, sono indiscutibili icone universali ma l’obiettivo di Luca Mazzeo sa interpretarle in un’ottica personale e suggestiva.
L’uso del bianco e nero, in particolare, se da un lato conferisce alle immagini il sapore del reportage, dall’altro le traspone in un’atmosfera sospesa e lontana. Le inquadrature radenti, le luci morbide e mai taglienti, i controluce variamente modulati aggiungono poi una suggestione di lieve malinconia. Il cromatismo trasformato in tonalità di grigio diventa un tutt’uno con la forma. Colore e forma perdono la loro singola identità fondendosi in un unico e potente mezzo espressivo.
Poetico è anche lo sguardo con cui il fotografo si sofferma sui passanti, sugli avventori dei caffè, sui venditori di souvenir, sulla pioggia che bagna le strade, sulle nuvole che si addensano nel cielo. La tecnologia utilizzata è quella digitale sia per la ripresa sia per la stampa.
Parigi, la città che ama di più
L’autore ci racconta due tra le sue mete preferite: Parigi, una delle più affascinanti e ammalianti capitali europee e i distesi panorami e verdi paesaggi della Scozia.
“Se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi come un giovane uomo, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te, a Parigi è un continuo banchettare”. Ernest Hemingway
Paris mon amour. Si, è il caso di dirlo, perché è la città che amo di più. Gli scatti che presento sono il frutto di una profonda immersione nelle sue atmosfere urbane. L’ultima volta che ci sono stato ho smesso i panni da turista per indossare quelli da cittadino.
Intere giornate trascorse macinando chilometri, fin negli angoli meno battuti della ville lumière, mi hanno reso partecipe di quel particolare campionario di umanità che è la vita parigina. L’eleganza sofisticata di una grande città piena di ogni tipo di persona, dallo stilista d’alta moda all’artista di strada, dal ragazzo delle banlieue ai figli dei ricchi e potenti manager.
Sullo sfondo un’architettura e un paesaggio urbano che rapiscono. Ti portano a vagare per la città, curioso di svoltare ogni angolo, di esplorare una nuova strada, una piazza o un café con volti, storie, luci e ombre perfette per qualsiasi film, per qualsiasi fotografia, per tutte le forme d’arte.
La Scozia, che ti scalda e ti rapisce il cuore
La Scozia è come uno dei suoi prodotti tipici: il whisky. Ti sembra inizialmente scontrosa, brutale, quasi aggressiva ma dopo un po’ di tempo e qualche sorso impari a capirla e capisci quanti elementi ci sono dietro. L’elemento principale è l’acqua come per il whisky. L’acqua che ti porta a rifugiarti nei pub per giornate intere a bere thé, birra o distillati a seconda dell’ora. Quei pub dove conosci omoni enormi, con graffi sulla faccia che appena ti rivolgono la parola sembrano le persone più gentili e socievoli del mondo.
La Scozia, come il whisky, come le persone prima si mostra fredda e improvvisa come un pugno d’acqua ma poi si scioglie in quel qualcosa che ti scalda e ti rapisce il cuore.
Dal brulicare di abitanti e turisti della capitale francese, sono passato alla serenità che infonde la Scozia. Qui l’osservatore è quasi sempre disteso, sentendosi parte di quella natura che dà la sensazione di essere spesso rispettata e conservata. Ampie distese di verde, interrotte da specchi d’acqua, manufatti risalenti a tempi antichi, rendono il paesaggio fiabesco e potente.
A volte sembra di essere in una fiaba o in un film del Medioevo, dove i protagonisti cavalcano per giorni attraversando distese di erba. Tutto questo verde riconcilia l’uomo con la natura e riempie e purifica l’anima.
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