Master THWM – UET Roma: Fabio Antonacci
- Maggio 27, 2012
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Parola ai docenti

Fabio Antonacci
docente di Guerrilla Marketing
Il Guerrilla Marketing di Fabio Antonacci
Ricordo perfettamente la prima volta in cui sentii parlare di guerrilla marketing. Accadde durante un corso convenzionale come quello in scienze della comunicazione. Mi ritrovai immerso improvvisamente in un mondo che sentivo facesse al caso mio. Era il 2002 e in aula restammo basiti di fronte a tanta creatività.
Nonostante questa prima esperienza positiva, per almeno 2 anni mi sono occupato di tutt’altro. In particolare di content management e monitoraggio delle conversazioni per una nota web agency.
Il marketing non convenzionale
Questo fino al 2007, quando la mia vita professionale ebbe un cambiamento dovuto all’apertura del primo blog interamente dedicato al mondo del marketing non convenzionale: bloguerrilla.it.
Tutto quello che scrivevo era dettato dalla passione e dalla voglia di scoprire e studiare nuovi modi per fare comunicazione.
Mi piaceva l’idea di avere un pubblico che seguiva con assiduità i miei post e che cresceva visibilmente con il passare dei mesi.
Soltanto un anno dopo l’apertura del blog, ebbi così la possibilità di confrontarmi in modo pratico con questo settore. Cosa che mi ha convinto a lasciare la mia città natale.
Tra agenzia e blog
Nel momento in cui scrivo sto per festeggiare due anni e mezzo di attività con la mia agenzia MagillaGuerrilla e quasi 5 anni da blogger.
Partecipo inoltre a corsi di formazione e master in veste di relatore. E sono entrato a stretto contatto con il settore turistico, specialmente da quando abbiamo realizzato il progetto The Fun Hotel.
Penso che il guerrilla marketing, supportato dalle nuove piattaforme di comunicazione possa diventare il volano per lo sviluppo del mercato turistico, che da alcuni anni vive una fase di totale trasformazione, così come il consumatore, che è sempre alla ricerca di nuovi stimoli ed esperienze.
Il lento declino dei media tradizionali
Di fronte a questo panorama e con la consapevolezza del lento e inesorabile collasso della credibilità nei confronti dei media tradizionali, abbiamo la possibilità di offrire al pubblico qualcosa di veramente esperienziale che possa coinvolgerlo e renderlo parte attiva dei nostri messaggi pubblicitari.
E’ un settore che ha quindi la necessità di affacciarsi a nuove forme di comunicazione.
Sia una struttura alberghiera, sia una compagnia aerea, possono trovare nuovi canali per intercettare il pubblico coinvolgendolo in modo inusuale rispetto al solito.
E’ un passo in avanti che gli operatori del turismo possono e dovrebbero fare.
Noi siamo pronti, e voi?
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