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Tania, dopo 20 anni il ricordo della UET!
- Luglio 27, 2016
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Parola agli studenti
di Tania Parisse
Tania, dopo 20 anni il ricordo della UET!
Una visita nella capitale
Sono venuta in Italia per lavoro. Avevo degli appuntamenti a Roma per definire una nuova collaborazione con gli alberghi più belli e lussuosi della Capitale. Poco prima di partire sono riaffiorati i tanti ricordi e, insieme a quelli, la nostalgia. 20 anni sembrano tanti, ma la nostalgia era così forte che, senza pensarci troppo, ho provato a ricontattare la UET.
L’ultimo giorno prima di ripartire per Parigi sono passata dalla sede di Via Crescenzio, 43. Avevo annunciato telefonicamente il mio passaggio ma non mi aspettavo che al mio ingresso mi riconoscessero tutte le ragazze dello staff. Sebbene alcune di loro non mi avessero mai vista, la notizia del mio arrivo era circolata a scuola e l’accoglienza che mi hanno riservato è stata emozionante.
La prima studentessa della UET Roma
Tania, la prima studentessa della UET Roma. Cosa fai? Sei tornata in Italia? Dove lavori? Che bello, hai ancora nel cuore la tua UET! Ti possiamo offrire un caffè? Queste sono state le domande e le esclamazioni al mio arrivo che, per un attimo, mi hanno tolto il respiro.
Dopo un primo momento di forte emozione, ho cominciato a ripercorre a ritroso la mia vita fino al momento del mio arrivo a Roma. Avevo 19 anni e avevo studiato l’italiano. Era mia intenzione migliorare la pronuncia e la conoscenza della lingua, così chiesi alla UET France di poter frequentare la scuola in Italia, invece che a Parigi. La mia richiesta fu subito accolta e mi ritrovai in un attimo nella sede di Roma che proprio nel 1995 iniziava la sua avventura.
Il sogno diventava realtà
È stata un’esperienza bellissima. Si sentiva tutta la vitalità di un progetto nuovo, eravamo motivati e il corpo docente, coordinato dalla dottoressa Marina Ambrosecchio, ci faceva addentrare nel fantastico mondo del turismo. Il mio sogno cominciava a prendere corpo, la lingua italiana migliorava di giorno in giorno e mi sentivo accolta dagli italiani con curiosità e allegria.
Ho avuto la possibilità di fare tre stage: il primo al servizio booking di Nouvelles Frontieres a Roma, il secondo presso il Tour Operator Feeling Good in Calabria, il terzo al ricettivo di Nouvelles Frontieres presso l’isola di Mikonos.
L’apertura della sede definitiva della UET Roma
La ragazza giovane e inesperta, arrivata a Roma poco più che maggiorenne, stava diventando grande grazie anche al percorso di formazione intrapreso alla UET. Anche se il mio corso di studi era concluso, non mi sentivo ancora pronta per tornare in Francia, volevo restare almeno un altro anno in Italia. Così, visti i brillanti risultati raggiunti, la direttrice mi propose di supportarla per l’apertura della sede definitiva su Roma. Quello fu un altro magico momento della mia vita romana, lavoravo ed avevo tanti amici che mi facevano sentire come in famiglia . Alla fine dell’ultimo anno della mia permanenza in Italia, ho capito che mi sentivo pronta per rientrare a Parigi. La ragazza timida e schiva era diventata una donna e adesso poteva veramente mettersi in gioco con tutti gli strumenti che aveva assimilato con la formazione e la pratica.
La conoscenza della lingua italiana, coniugata alla specializzazione nel turismo, mi ha consentito di trovare subito una collocazione alla CIT – Compagnia Italiana turismo di Parigi e poi passare alla Donatello (outgoing Italia) come capo agenzia. Il mio filo di congiunzione con l’Italia si manteneva sempre vivo.
L’avvio di una start up
Adesso, alle soglie dei miei 40 anni ho raggiunto maturità e consapevolezza professionale per inventarmi un’attività e quindi insieme alla mia socia Stefanie, anche lei innamorata dell’Italia, stiamo avviando la start up di un nostro Tour Operator per promuovere in Francia l’Italia del lusso. È stato questo il motivo del mio ultimo viaggio a Roma, che mi ha dato l’occasione di passare dalla UET e immergermi nei miei ricordi.
L’emozione di questo incontro mi ha confermato che nel mio lavoro con l’Italia non mi ritroverò mai sola, potrò sempre contare sulla UET che, oltre a formare i professionisti del settore, non dimentica che tutti noi studenti ed ex-studenti, prima di diventare manager, eravamo i suoi giovani spauriti alla ricerca del nostro posto nel mondo.
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