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Mostra fotografica Ishtar
- Dicembre 9, 2019
- Pubblicato da: Gestore Roma
- Categoria: Blog Eventi Roma UET informa

Mostra fotografica Ishtar, nuovo allestimento alla UET Roma
di Marco Appugliese, visitabile dal 13 gennaio al 24 luglio 2020
“Ho visto una donna antica, un alone rosso vibrava nel buio. Mi ha detto: ama e porta le tue acque sacre al mondo”
(I.B. Winifred, La sacerdotessa)
Mostra fotografica Ishtar. La Signora dei Cieli del pantheon assiro-babilonese è la protagonista del lavoro che Appugliese presenta negli spazi della UET di Roma attraverso un gioco di contaminazioni che il mito stesso, per la sua complessità e trasversalità, sembra autorizzare.
Vergine e prostituta, dea della fertilità ma anche della guerra, Ishtar è l’archetipo di altre divinità femminili, da Iside ad Astarte fino ad Afrodite che col tempo finirà per soppiantarla nella qualità di dea dell’amore.
L’ intricata polivalenza della figura di Ishtar innesta una serie di corto-circuiti che in parte sono supportati dal sincretismo del mito, in parte sono frutto della fantasia dell’autore. Così la dea assiro-babilonese, che si era calata nel mondo delle ombre alla ricerca del suo sposo, qui scende negli inferi dei Falisci, antichissimo popolo italico, e ne visita le tombe che affacciano sulla via Amerina nella valle del Tevere. Ishtar danza in ricordo dei sette veli che ha dovuto abbandonare per superare i sette cancelli che la separano da Dumuzi, il suo sposo. E nel farlo percorre i basoli romani della via Amerina, si intrufola nella necropoli falisca, si mimetizza nei boschi della cui rigogliosità è signora.
Tre corpi celesti vegliano sul suo cammino: sono Marte, il pianeta rosso della guerra, Venere, la bianca terra di Afrodite, e la Luna argentea, ricettacolo di purezza e immaginazione. Ma vi è anche la stella a otto punte, simbolo del ciclo astrale venusiano assorbito da Ishtar in quanto dea dell’amore. Sulle 24 facce dell’astro Ishtar si manifesta con i suoi simboli, la spada marziale, la coppa della vita, l’uovo, emblema di fecondità e purezza.
Nero, bianco, rosso e argento sono i colori di questo complesso allestimento che coniuga scatti in esterno con quelli in sala posa, il colore col bianco e nero, elementi plastici con immagini bidimensionali, in un gioco continuo di rimandi visivi e concettuali.
Nucleo centrale sono i 13 pannelli che raggruppano quattro scatti, tre dei quali in esterno corredano la ripresa in sala posa. Alcuni controluce in b/n sono frutto di una tecnica che Appugliese sperimenta da anni e che può essere considerata una sorta di firma personale. Un video presenta le foto in esterno in successione dinamica, montate su un brano musicale.
Tutte le immagini esposte sono stampe su carta fotografica di scatti in digitale. Gli elementi plastici sono stati progettati e realizzati dallo stesso autore senza l’ausilio di tecnologie digitali.
Mostra fotografica Ishtar
Vi aspettiamo all’inaugurazione della mostra “Ishtar”
sabato 11 gennaio alle ore 18.30
presso la UET Roma in Via Crescenzio 43
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